Mimmo Filitti, Fausto Villani, Filippo Santarcangelo, Giuseppe Pace si definiscono sarti del software. Si sentono esploratori, pronti a posizionarsi sulla linea di confine tra ciò che c’è e ciò che si apre alla sperimentazione. Partono da ciò che esiste per immaginare ciò che potranno realizzare anche sfidando le necessità circoscritte dei profitti e dei tempi del mercato. Sulle frontiere tracciate dal digitale, Exo Ricerca e Tab consulting srl costruiscono il loro valore avendo cura delle relazioni: con i dipendenti, con i clienti. I progetti di ricerca, di prototipazione, di supporto agli enti pubblici e alle organizzazioni private nascono come la luce della boutique di una grande città: nel magma delle quantità, della scalabilità, della velocità delle informazioni, prodotti su misura per accompagnare comunità sempre più pronte a praticare l’innovazione, ripensando ogni giorno le frontiere del futuro.

Venticinque anni fa Fausto si licenzia dal suo lavoro in banca e incontra Mimmo, il suo vicino di casa d’infanzia. Fra gli anni ‘90 e il 2000, si ritrovano intorno all’idea di realizzare un programma software per gestire l’anagrafe dei clienti delle banche e trasformare i moduli a carta chimica in un database funzionale ai vari modelli di richiesta dei servizi bancari. Ragionando intorno a quello che conosciamo oggi come print on demand, muovono i primi passi verso la Tab Consulting che nascerà ufficialmente nel 2001. Dopo il fenomeno della mucca pazza, con una prima attività finalizzata alla digitalizzazione dell’Anagrafe Bovina, per la Regione Basilicata, i soci fondatori della Tab Consulting sono pronti per disegnarne le rotte che ci raccontano oggi.

tab e exo aziende socie di Basilicata creativa

Quali sono i settori principali in cui l’esperienza di Tab Consulting srl si è consolidata in questi 23 anni di attività?

Tab Consulting lavora su tecnologia e digitale. Valorizza la ricerca come asset fondamentale, come metodo di lavoro, per portare nelle attività che svolge qualità, innovazione, personalizzazione dei prodotti. La valorizzazione del digitale ci consente di accompagnare diverse organizzazioni nel processo decisionale, soprattutto quando si tratta di programmazione dei servizi pubblici. I settori, i sistemi informativi in cui l’azienda si è specializzata in questi anni fanno capo alla sicurezza alimentare, alle politiche sociali, al monitoraggio ambientale, alla sicurezza delle informazioni. La raccolta e l’interpretazione dei dati consente di leggere le situazioni con uno sguardo allenato anche ad anticipare i bisogni. Le decisioni, spesso, devono anticipare i processi. Perciò è fondamentale poter contare su sistemi complessi che ci abilitano ad adottare decisioni efficaci incrociando diversi tipi di dati: dalla soddisfazione del servizio da parte di utenza e operatori ai trend demografici alla sicurezza delle informazioni. La conoscenza qualificata del dato ci aiuta a pensare alle misure giuste.

Possiamo individuare una sfida per ognuno dei settori citati?

Rendere trasparenti ai consumatori la filiera dei prodotti locali è sicuramente la sfida che il settore della sicurezza alimentare ci ha posto davanti in questi anni. Abbiamo lavorato per rendere visibili informazioni che esistevano già ma che non erano disponibili, sensibilizzando chi acquista ad essere consapevole delle misure in termini di sicurezza alimentare ma soprattutto a privilegiare il prodotto locale. 

Il settore del monitoraggio ambientale impone oggi la gestione complessa di una grande mole di dati in real time: grandissimi flussi di dati, database composti da miliardi di record da acquisire e da cui trarre informazioni per attivare comportamenti efficaci in tempi utili. E’ una questione che riguarda sia la gestione di un impianto industriale sia un’emergenza di carattere ambientale. Tab in questi anni ha realizzato il centro di controllo della Regione Basilicata ed i suoi sistemi informativi per il controllo della qualità dell’aria e delle emissioni in atmosfera sono utilizzati in alcuni dei principali siti di estrazione petrolifera in italia.

Sul tema della sicurezza delle informazioni, rendere più robuste le infrastrutture ed i processi aziendali agli attacchi informatici ha rappresentato l’indirizzo di questi anni di lavoro, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle aziende uno strumento semplice per l’analisi del rischio; un prodotto che le aiuti a tenere sotto controllo alcune tipologie di informazioni rispetto all’adeguatezza o meno a specifiche linee guida adottate dall’organizzazione.

Quando parliamo di programmazione degli investimenti sul territorio non possiamo non pensare ai servizi pubblici e alle politiche sociali, un tema strategico per assicurare una buona qualità della vita ai residenti. La sfida con cui ci siamo confrontati ha a che fare con l’esigenza di rendere rendere disponibili per il decisore pubblico nel più rapido tempo possibile i dati, per una programmazione data driven. Ci siamo focalizzati sull’estensione del set standard di dati adottato a livello nazionale, al fine di raccogliere ulteriori elementi su base locale e avere una visione più densa della realtà. Si tratta sia di dati sia quantitativi che qualitativi. Tutti i rapporti e le serie storiche consegnati alla Regione Basilicata sono pubblici, aperti e riusabili.

Exo Ricerca nasce quindi per valorizzare la ricerca all’interno dei processi aziendali Tab?

Nel 2011 decidiamo di “staccare” un ramo d’azienda per creare un organismo di ricerca. Exo in questi 13 anni di attività ha seguito clienti privati nei loro progetti di ricerca e ha partecipato a numerosi bandi nazionali ed europei focalizzandosi principalmente sullo sviluppo territoriale delle aree rurali. L’anno scorso per esempio siamo stati capofila del progetto Ruralism4EU finalizzato a studiare le migliori pratiche in Europa rispetto alla rivitalizzazione delle aree rurali, con partner di Spagna, Romania, Slovacchia, Romania ed Austria. Abbiamo coordinato anche CREATHRI-EU, finalizzato al rafforzamento delle capacità delle imprese del settore Culturale e Creativo, con capofila il cluster Basilicata Creativa e partner di Grecia, Lituania, Ungheria e Belgio. Abbiamo realizzato con il cluster la prima stagione del podcast “il Verde e il Blu” per raccontare i progetti finanziati.
Sono due gambe che reggono lo stesso corpo, tra sperimentazione e applicazioni di mercato.

tab e exo aziende socie di Basilicata creativa

Il 30 Settembre a Matera organizzate il convegno “Verso un Turismo Intelligente, l’era post-covid tra Big Data ed AI.” a cui partecipa anche l’Istituto Coreano di studi su Cultura e Turismo. Com’è nata l’interlocuzione con l’ente? 

Il nostro team lavora da diversi anni sull’utilizzo dei dati per l’analisi del fenomeno turistico. Dal 2020, all’interno del progetto “Basilicata Heritage SmartLab” con capofila il CNR e finanziato dalla Regione Basilicata, sono stati messi a punto modelli e processi per capire quali interpretazioni si possono dedurre a partire da diverse tipologie e fonti di dati. Per comprendere meglio il fenomeno del movimento dei turisti, abbiamo quindi utilizzato dati da fonti eterogenee mettendoli in correlazione (per esempio i pernottamenti ISTAT con quelli ricavati dalle celle telefoniche). La sperimentazione ha prodotto risultati interessanti che ci hanno spinto a proseguire fino alla realizzazione di un prodotto/servizio denominato “Dooway” che si occupa di questo processo di fusion di dati su un’unica dashboard interpretativa. Pensiamo sia un prezioso strumento capace di supportare la programmazione dei decisori pubblici e delle destinazioni potendo fornire informazioni più “profonde” e cogliere aspetti che altrimenti sfuggirebbero come, per esempio, il numero di turisti pernottanti da parenti ed amici o chi transita pernottando fuori regione.

Per informazioni e iscrizioni è possibile consultare il seguente link

Lavoriamo continuamente per fornire interpretazioni sempre più approfondite, sia con Vodafone, per quanto riguarda i dati provenienti dalle celle telefoniche che ricercando ulteriori “tracce digitali” che lascia il turista, per esempio sotto forma di testo, per rilevare la qualità del soggiorno. Per questo nuovo filone stiamo utilizzando massicciamente grosse quantità di dati (solo per Matera stiamo elaborando un campione di 250 mila recensioni) e le più avanzate tecniche di Intelligenza Artificiale.

Riteniamo che con quest’ulteriore arricchimento della nostra dashboard gli strumenti a disposizione dei decisori delle destinazioni mettano a disposizione elementi qualitativi che, se ben utilizzati, possono rendere il territorio un luogo accogliente pronto a raccontare le sue risorse. 

Da un progetto di ricerca, dunque, è nato un filone molto interessante per l’azienda.

Ci sono altri strumenti e processi a cui state lavorando, per supportare gli enti pubblici?

Exo sta realizzando la mappa di comunità per otto territori accomunati dall’eredità culturale e storica della Magna Grecia. Stiamo lavorando per definire un indice capace di misurare la felicità dei territori, col supporto del metodo HumanLab. A partire da un processo di coinvolgimento delle persone abbiamo formalizzato le categorie di analisi e gli indicatori partendo dalle priorità evidenziate nei processi di immaginazione collettiva facilitati. La raccolta dati che stiamo conducendo, nata da un’analisi narrativa e qualitativa, ci consente di misurare il benessere di una comunità tenendo presente che non tutti i territori hanno le stesse vocazioni e perciò le stesse esigenze di cura. Oltre alla mappa digitale che restituirà diversi aspetti del patrimonio culturale materiale e immateriale raccolto, le visioni di futuro facilitate, l’indice è uno strumento che supporterà la costruzione del Patto di sostenibilità tra gli 8 Comuni coinvolti, affinché la programmazione interterritoriale si consolidi intorno a strumenti di ascolto, deliberazione e partecipazione collettiva.