Presentato ieri a Casa Cava il Piano di Sviluppo redatto da Basilicata Creativa, un’indagine a scala regionale per descrivere l’evoluzione e le prospettive del vasto e variegato settore delle industrie culturali e creative.

Alla presenza del Sindaco di Matera e di numerosi stakeholders regionali, di aziende ed enti di ricerca associati, Raffaele Vitulli, Presidente del Cluster Basilicata Creativa, ha presentato la sintesi di oltre 100 pagine di dati, analisi, suggerimenti, ipotesi strategiche e visioni per supportare la crescita sostenibile dei settori produttivi afferenti la cultura e la creatività. Si è trattato di una lettura condivisa delle possibili traiettorie di sviluppo dei settori culturali e creativi in Basilicata, delineati col contributo di ricercatori e imprenditori del Cluster nel corso di alcuni Short talks su

  • Nuove tecnologie e beni culturali, con l’intervento di Francesca Sogliani, docente Unibas, Fabrizio Gizzi, ricercatore ISPC CNR e Marco Pelosi (cooperativa Oltre l’arte)
  • Arti performative e spettacolo dal vivo, con Vania Cauzillo (Comitato tecnico Scientifico di Basilicata Creativa per le Arti performative)
  • Architettura e Design, con la Professoressa Antonella Guida e Rita Orlando (Open Design School)
  • Editoria e comunicazione, con Antonio Candela (Universosud) 
  • Cinema e Audiovisivo, con Giovanni Rosa (Onirica Srl) e Rossella Tosto (TRM) 
  • Education, con Ivo Marino (Cervellotik) e Antonella D’Ercole (ArsSchoolinnovation) 
  • Turismo, con Antonio Di Biase (Nuova Atlantide)
  • Opportunità dall’Europa per le ICC, con Paolo Montemurro (Materahub) 

Una fotografia dell’ecosistema delle industrie culturali e creative in Basilicata

In aggiunta agli interventi, ogni settore è stato inquadrato da una veloce lettura di alcuni dati significativi, tratti dal Piano di Sviluppo, che descrivono le realtà imprenditoriali, della ricerca e del terzo settore lucane che operano nell’industria culturale e creativa. Dati che dimostrano la crescita di questi settori in regione dal 2014 (anno in cui Matera è stata scelta come Capitale Europea della Cultura) fino al blocco da Covid 19, a cui i diversi settori culturali e creativi hanno reagito in maniera differente. Infatti il Covid ha bloccato eventi e mostre dal vivo, ma ha anche accelerato i processi di digitalizzazione e condivisione online dei contenuti, favorendo la crescita del mondo dell’ITC e dei software.

Inoltre il Piano ha indagato le connessioni con altri settori affini, come il turismo, l’artigianato, l’educazione e il welfare, settori che le aziende culturali e creative integrano naturalmente nel proprio business accrescendo di molto gli impatti sociali, ambientali e culturali delle proprie azioni economiche sul territorio.

Lo sviluppo dei territori passa dalla ricerca e dalla collaborazione

Nel corso della presentazione sono intervenuti imprenditori e ricercatori associati al cluster, così come stakeholders regionali, che hanno evidenziato una serie di priorità che serve mettere in campo nei prossimi mesi per supportare lo sviluppo sostenibile e l’occupazione nella cultura e nella creatività in Basilicata. Per esempio proposte concrete, raccolte anche nel piano, che mirano alla definizione di politiche chiare per facilitare la collaborazione tra imprese ed enti pubblici, dalla gestione partecipata del patrimonio alla rigenerazione urbana attraverso la progettazione culturale e sociale. Idee e spunti che potrebbero portare alla creazione di una filiera specializzata nella realizzazione di prodotti creativi e culturali, tecnologici, digitali, innovativi e divulgativi. Una filiera che sappia coniugare le diverse competenze attive nel settore mirando alla crescita sostenibile del territorio regionale. E fare della Basilicata un modello virtuoso di sperimentazione nei settori della cultura e della creatività, col contributo di tutti gli attori territoriali coinvolti.