La creatività è una competenza sempre più necessaria, soprattutto per i giovani che dovranno affrontare numerosi cambiamenti sociali e culturali. Per questo motivo in Europa la creatività si allena alle superiori!
Mentre in Italia si discute sull’efficacia della didattica e si cerca di immaginare come sarà la scuola di domani, sono stati pubblicati i risultati di una ricerca europea finanziata da Horizon 2020 (DISCE) nel “Creative Higher Education in Europe Statistics Report”.
Il Rapporto statistico europeo sulla creatività nell’istruzione superiore riflette sulle importanti connessioni tra l’istruzione superiore (HE) e le economie creative del nostro continente.
Il Rapporto illustra le principali pubblicazioni accademiche sul tema dell’istruzione creativa nelle scuole superiori ed esamina criticamente i dati disponibili nei vari Paesi.
Italia e Inghilterra sono gli Stati con maggior numero di pubblicazioni sul tema, mentre nel resto d’Europa i dati si limitano alle categorie più ampie di Arte, Scienze umanistiche e tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICC).
Cosa svela il Rapporto?
Dal Rapporto si evince che l’Europa intende sviluppare la creatività nel sistema scolastico delle nazioni, preparando in maniera adeguata i giovani al mondo del lavoro contemporaneo.
Ecco alcuni punti chiave su cui si concentra:
- riunisce una vasta gamma di ricerche sulla creatività;
- mostra le interconnessioni tra istruzione superiore ed economie creative;
- fornisce una panoramica sui dati disponibili relativi all’insegnamento di materie creative nell’istruzione superiore e nei corsi di laurea;
- analizza le competenze di studenti e laureati in discipline creative nel mercato del lavoro nel settore culturale e creativo e ICC;
- indaga su come la creatività contribuisca al miglioramento della società e delle economie locali.
Tutto questo vuole favorire lo sviluppo della creatività nelle scuole superiori europee a favore dei sistemi socio-economici e culturali.
Scuole superiori, creatività e Covid-19 nel futuro dell’Europa
La creatività è il motore principale dell’innovazione: nuovi punti di vista aiutano a risolvere più efficacemente i problemi, soprattutto quelli che appaiono complessi.
L’emergenza COVID-19 ha generato una serie di problemi multilivello che richiedono soluzioni creative ed efficaci. I ricercatori del King’s College di Londra hanno lanciato un nuovo sito Web e una attività di ricerca (in collaborazione con il progetto europeo DISCE).
Il progetto “L’istruzione superiore creativa e l’impatto di Covid-19”, mira a raccogliere riflessioni, esperienze e prospettive dagli accademici e dal personale tecnico che lavora con le materie creative nelle scuole superiori.
Il sito Web include un blog che ospiterà opinioni e interventi su diversi argomenti chiave. Per essere coinvolti ai partecipanti viene chiesto di compilare un breve modulo online – http://www.creativehecovid.org/
Creatività e scuola del futuro in Italia
In questo momento di riflessione sulle metodologie educative, il Rapporto offre spunti per immaginare la scuola del futuro, specie nel post COVID19, che ha svelato molte fragilità.
Si è evidenziato un buon grado di attrattività delle scuole e delle università italiane (conservatori e accademie), soprattutto per studenti internazionali, nonostante la maggior parte dei corsi siano solo in italiano.
Per gli studenti stranieri, l’Italia continua ad essere un punto di riferimento nel settore culturale e creativo, Perchè allora non aprirsi a mercati più ampi?
Servirebbero corsi in inglese delle materie definite “umanistiche” e artistiche aumenterebbero l’appeal dell’istruzione italiana e sarebbero utili anche agli studenti italiani.
In Italia si stanno sperimentando differenti metodologie didattiche innovative, grazie a una rete numerosa di scuole che stanno adottando le cosiddette “Avanguardie educative“, che vi consigliamo di approfondire per comprendere quanta voglia di futuro c’è nel nostro sistema scolastico.
Il Mondo guarda alla tradizione italiana come punto di riferimento imprescindibile nel campo culturale e creativo, così la Scuola italiana deve guardare all’internazionalizzazione!
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